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Parliamo di Intelligenza Artificiale in farmacia

Un argomento sempre più attuale, che tocca ogni settore lavorativo e non, nell’ultimo anno, l’intelligenza artificiale (conosciuta con l’acronimo IA) ha assunto un ruolo sempre più centrale, rivoluzionando i modi in cui ci si approccia alle mansioni più comuni.

Nel campo farmaceutico, l’IA sta trasformando radicalmente sia la ricerca che la pratica quotidiana nelle farmacie, dimostrando il proprio valore attraverso miglioramenti tangibili in termini di efficienza e personalizzazione del servizio. L’IA generativa è un sistema di intelligenza artificiale addestrato in modo da generare autonomamente nuovi contenuti, che risultano difficilmente distinguibili da quelli creati da esseri umani. Grazie ad algoritmi di apprendimento automatico e reti neurali, può produrre contenuti utilizzabili in svariati contesti creativi e pratici.

Operazioni semplificate

L’IA può automatizzare compiti ripetitivi come la gestione delle scorte e l’organizzazione dell’inventario, permettendo ai farmacisti di concentrarsi su attività più strategiche e sul rapporto diretto con i pazienti. Può essere impiegata per analizzare i flussi di lavoro, ottimizzare gli inventari e prevedere la domanda di farmaci. Inoltre, l’IA generativa può essere impiegata per sviluppare chatbot in grado di rispondere alle domande dei clienti-pazienti in modo rapido e preciso, fornendo un supporto continuo e accessibile anche oltre l’orario di apertura della farmacia.

Sviluppo dell’Aderenza Terapeutica

L’IA generativa può anche essere impiegata per personalizzare i servizi offerti dalla farmacia. Attraverso l’utilizzo di sistemi predittivi e di monitoraggio, l’IA può aiutare a identificare i pazienti che potrebbero non essere aderenti ai loro piani terapeutici e suggerire interventi mirati. Un altro impatto significativo dell’IA generativa è il supporto decisionale clinico. Questa tecnologia può analizzare dati clinici complessi e fornire raccomandazioni ai farmacisti su diagnosi, trattamenti e gestione delle terapie. Può anche aiutare a identificare potenziali interazioni farmacologiche o reazioni avverse ai farmaci, consentendo di intervenire prontamente per garantire la sicurezza dei pazienti.

Responsabilità etica

Argomento delicato poiché è innegabile che l’integrazione dell’intelligenza artificiale rappresenti una significativa opportunità per ottimizzare l’efficienza e risparmiare risorse umane e materiali. Ma attenzione, va sottolineato che, se non adeguatamente istruita, l’IA generativa può proporre contenuti inesatti. Quindi, è importante valorizzare l’utilizzo di questa tecnologia, ma allo stesso tempo si deve considerare la responsabilità a essa associata. Risulta quindi importante l’apporto umano e una verifica delle “competenze” dell’IA generativa per garantire l’accuratezza delle informazioni prodotte.

Questo include una comprensione dettagliata di come l’IA possa influenzare la gestione dei dati dei pazienti e la comunicazione delle informazioni sanitarie. È importante utilizzare questa tecnologia in modo responsabile ed etico, garantendo sempre la sicurezza e la privacy dei dati dei clienti.

Neuromarketing in farmacia

Con il termine neuromarketing si intende l’insieme di tecniche di marketing che sfruttano psicologia e neuroscienze per capire come creare una comunicazione efficace e persuasiva nei confronti del cliente-paziente, influenzando le sue scelte d’acquisto. Il neuromarketing ha dimostrato che le emozioni e il subconscio hanno un ruolo fondamentale nelle decisioni di acquisto. Poiché la percezione positiva dell’esperienza di acquisto è essenziale per fidelizzare, poiché i clienti-pazienti devono sentire di potersi fidare, restare e soprattutto ritornare.

Quindi sì, entrare in un locale farmacia arredato per collegare mente e desiderio di soddisfare bisogni necessari (e non) sono oggi un tratto distintivo per emergere dai comuni competitors.

È essenziale capire che il processo di vendita non si esaurisce nell’atto di acquisto. Per questo motivo risulta importantissimo lo studio del category management: ovvero l’attenzione a come disporre i prodotti nella farmacia. Gestire in modo intelligente la disposizione di grandi insiemi di prodotti serve a facilitare la ricerca e, in generale, a migliorare la soddisfazione del consumatore. Sfruttare per esempio arredi che con pochi accorgimenti sfruttano a rotazione la stagionalità dei prodotti in farmacia è un passo semplice ma efficace. Corredare l’area dei prodotti naturali con un allestimento di colori e decori a tema diventerà maggiormente ricettiva e inconsciamente ci suggerirà che utilizzando quei prodotti avremo un beneficio specifico.

Non da meno mai sottovalutare le zone di attesa che all’apparenza sembrano zone di perdita di interesse. Sedute morbide, accoglienti e posizionate in direzione di categorie merceologiche precise, predisporranno il momento di sosta per accendere nuovi bisogni di informazione guardando determinati prodotti o display di comunicazione.

Non da meno considerare l’importanza dell’empatia. Ovvero ci attrae ciò che ci è simile. Nello specifico quando vediamo altre persone che vivono un’esperienza interessante attiviamo i nostri “neuroni specchio”, che si innescano quando vediamo altre persone compiere un’azione o vivere un’emozione. Come attivare questo stato con l’arredo? Lavorando sulle similitudini per suscitare la finalità desiderata: ad esempio prediligete immagini di persone serene, perché attraverso l’immedesimazione si vorrà vivere la stessa situazione e quindi provare la stessa serenità. Attenzione poi in particolare all’illuminazione. È una parte fondamentale dell’arredamento dato che influenza il tempo di permanenza e l’attenzione dei clienti-pazienti. Luce calda e soffusa per mettere a proprio agio, fredda e puntuale per creare momenti di interesse.

Insomma, oggi è fondamentale per il successo della tua attività conoscere e capire i meccanismi cognitivi ed emozionali che condizionano l’acquisto. Il neuromarketing e le moderne tecniche di vendita pongono al centro l’essere umano e la sua individualità.

Marketing e arredo farmacia: la sinergia per nuovi obbiettivi

Apparentemente sembrano due elementi correlati ma non complementari. In verità nell’evoluzione attuale del concetto di “spazio farmacia”, diventano due fattori da collegare con la finalità di definire il brand della farmacia e a connettersi con il pubblico desiderato.

L’arredo di una farmacia e le strategie di marketing sono due aspetti profondamente interconnessi e reciprocamente influenti. Un arredo non è solo funzionalità o estetica, poiché ogni scelta di design ha un impatto diretto sul marketing e sulla promozione dei prodotti stessi. Per questo primo motivo si deve considerare l’arredamento come una strategia utilizzata per potenziare le vendite e migliorare l’esperienza del cliente, facendo risaltare gli interessi trasversali tra marketing e design degli interni.

L’arredo deve essere pensato per ottimizzare la visibilità dei prodotti e facilitare (o indirizzare) il percorso di acquisto del cliente. A partire dalla vetrina che si affaccia all’esterno della farmacia, agli arredi perimetrali, al banco prescrizioni, le gondole, ecc., ogni zona deve essere studiata non singolarmente come area merceologica, ma interconnessa tra le varie categorie.

La personalizzazione degli spazi in base alle categorie di prodotto è fondamentale per un marketing efficace. Per esempio, utilizzare mobili con un’essenza in legno per la sezione degli integratori e l’area natura, consente una presentazione tematica dei prodotti, creando uno sfondo ideale per integrare elementi naturali come pareti di piante verdi. Questo non solo arricchisce visivamente lo spazio, ma sottolinea anche l’attenzione della farmacia verso prodotti naturali e biologici, attraendo un target specifico di consumatori interessati al benessere naturale.

Non da meno il colore degli arredi in una farmacia gioca un ruolo cruciale nel marketing. Questo perché la cromia degli arredi e dei prodotti possono influenzare l’umore, la percezione e la vendita degli stessi. Sbagliato pensare che il loro utilizzo sia solo una scelta soggettiva legato alla moda del momento. Bisogna calibrare quindi le tonalità pastello con quelle sgargianti, poiché le prime sono tonalità calme e rilassanti, mentre le seconde possono essere riservate per zone dedicate a prodotti per bambini o articoli sportivi per esempio.

Estetica e funzionalità nell’arredamento farmaceutico devono essere bilanciate in ogni elemento. Non da meno, le soluzioni di arredo devono garantire accessibilità e comodità per tutti i clienti, inclusi quelli con mobilità ridotta. Mobili come scaffalature a bassa altezza, display inclinati e percorsi ben segnalati non solo rendono lo spazio accessibile ma migliorano anche l’esperienza di acquisto complessiva, incrementando la possibilità di vendite e la fidelizzazione del cliente-paziente.

Per cui, unire strategie di marketing all’arredamento di una farmacia non è solo una pratica di design; è un approccio olistico che mira a migliorare l’efficienza, aumentare le vendite e soddisfare le esigenze dei clienti. Elementi come la disposizione dei prodotti, il colore, e l’inclusione di caratteristiche naturali come il lichene non solo creano un ambiente accogliente e piacevole, ma sono anche tattiche di marketing mirate che aiutano a definire il brand della farmacia e a connettersi con il pubblico desiderato.

La sinergia tra marketing e arredo farmacia è cruciale per raggiungere nuovi obiettivi. Investire nella progettazione dello spazio e nella comunicazione strategica può migliorare l’esperienza del cliente e incrementare le vendite. Creare un ambiente invitante e informativo permetterà alla farmacia di distinguersi in un mercato sempre più competitivo.

Chi ristruttura aumenta il fatturato

Alcuni studi di marketing lo confermano: chi investe nella ristrutturazione della farmacia direttamente fa aumentare la produttività e di conseguenza aumentano le vendite ed il fatturato. Di quanto? Esattamente del 30% in più, questo è il valore a cui si può fare riferimento.

Perchè succede questo? Basandosi sulle regole del “retail” la redditività dell’attività sarebbe più bassa quando il locale non viene rinnovato principalmente per i punti sottostanti:

  • Diminuzione delle vendite o minor tasso di crescita potenziale causato dal mutamento del mercato
  • Aree merceologiche mal organizzate che non permettono un’ampia offerta di prodotti commerciali e servizi.
  • Alte spese di gestione dovute a impianti di illuminazione o condizionamento obsoleti
  • Scarso rendimento del personale causato da irrazionale gestione del magazzino
  • Costo del lavoro superiore per inutilizzo di sistemi di gestione automatizzata o razionale del magazzino.
  • Mancanza di sinergie con studi medici e attività complementari.

La ristrutturazione è sì una scelta di rinnovo parziale, ma in alcuni casi porta un’immagine rinnovata e un appeal maggiore nei confronti dei pazienti-clienti, con conseguente aumento del cosiddetto “valore dell’azienda farmacia”. I tempi di gestione permettono poi di restare con la farmacia aperta al pubblico.

Sarà importante quindi pianificare i lavori necessari da effettuare, valutare i costi da sostenere e non da meno valutare i tempi. A questo punto poi si passerà a progettare la ristrutturazione tenendo conto di alcuni aspetti, quali:

  • Eliminare le eventuali barriere architettoniche
  • Scegliere un arredo moderno e funzionale
  • Inserire (se non presente) una cabina servizi per ampliare le attività di consulenza
  • Usare espositori bassi come gondole che creano percorsi ideali e migliorano l’esperienza di acquisto del cliente
  • Inserire una nuova strategia per i prodotti suddividendoli per “categorie”
  • Dotare il locale di impianti di sicurezza
  • Scegliere un impianto di illuminazione a led per contenere i costi di gestione e che permetta di avere un ambiente e soprattutto i prodotti illuminati con la giusta luce

Certamente affidarsi a dei professionisti, sarà garanzia di successo non solamente per il risultato dell’allestimento, ma per snellire le pratiche burocratiche ove necessario e rispettare la normativa.

Perché conviene rinnovare la farmacia?

Non solo per una scelta estetica, il restyling di una farmacia è una mossa strategica che può portare numerosi benefici che possono contribuire al suo successo a lungo termine. Perché significa in primis riorganizzare visivamente gli spazi, catalogare con maggiore precisione le varie sezioni merceologiche, migliorare la fruibilità sia da parte del farmacista che del cliente, e creare spazi pensati appositamente per accogliere la clientela al meglio

Infatti l’aggiornamento degli spazi permette un ambiente moderno e accogliente e migliora l’esperienza del cliente. Maggiorando la visibilità della farmacia, l’attrattiva sarà aumentata sia per i clienti abituali che per i nuovi visitatori. Inoltre un esterno ristrutturato e una buona segnaletica possono attirare più clienti.

Quando si affronta un restyling in farmacia si pone l’accento sull’adeguamento e l’espansione dei Servizi, adattando alla normativa vigente, come consulenze, aree dedicate a prodotti naturali o cosmetici, o anche spazi per la somministrazione di vaccini. Una ristrutturazione ben pianificata può ottimizzare il flusso di lavoro interno, consentendo ai farmacisti e al personale di lavorare in modo più efficiente e di servire i clienti più rapidamente. È giusto poi considerare l’implementazione di nuove tecnologie, come sistemi di gestione delle scorte più avanzati, strumenti per il monitoraggio della salute o applicazioni per migliorare l’interazione con i clienti.

È importante saper intervenire su attività già aperte: la ristrutturazione di una farmacia che lavora richiede enorme competenza e, naturalmente, tutta una serie di attenzioni che permettono di rinnovare la struttura e l’estetica del locale commerciale senza interferire con la sua attività. A volte il progettista può consigliare di attivare il restyling a step, intervenendo su un’area ben specifica in un primo momento, studiando già sulla carta i passaggi che saranno fatti poi in un futuro successivo, anche per contenere i budget e diluirli nel tempo.

Non da ultimo, un immobile rinnovato tende a mantenere o aumentare il suo valore nel tempo, rendendo l’investimento più vantaggioso anche dal punto di vista economico.

Proprio perché ristrutturare una farmacia è un compito piuttosto articolato, occorre affidarsi solo ad aziende esperte, capaci di creare progetti di ristrutturazione ad hoc e cuciti su misura sulle esigenze e sugli obiettivi di ciascuna farmacia.

Poca esposizione? Le soluzioni per sfruttare lo spazio e attrarre

In un allestimento dove la farmacia non ha grandi spazi è dimostrato che c’è un rapporto diretto tra la visibilità di un prodotto su uno scaffale e le sue vendite. Concentrare l’attenzione e la visibilità di alcuni packaging o aree espositive progettando un arredo pensato per questo scopo è, sicuramente, la strategia vincente.

Comprendere le “prestazioni” degli scaffali nella propria farmacia e determinare, quindi, quali prodotti hanno maggiore redditività è il primo passo su cui puntare e dare rotazione ed evidenza. Per esempio: è un prodotto economico o premium? Il margine è alto o basso? Quindi, è possibile decidere il posizionamento sullo scaffale, tenendo presente il numero di lati della confezione da mostrare e l’altezza alla quale è posto un prodotto. Per esempio, posizionare un prodotto a livello degli occhi mostrando più di un lato della confezione, con alta probabilità, avrà più successo di vendita. Le regole e i principi del merchandising vanno considerati prima dell’allocazione dello spazio in quanto determinano la gerarchia della disposizione dei prodotti: per esempio, per brand o per sottocategorie.

È poi opportuno considerare le zone ”fredde” e “calde”. Le prime sono quelle in cui, per ragioni di layout, i clienti passano poco (l’ingresso, un corridoio, ecc.). Qui è opportuno inserire le referenze con acquisto programmato per aumentare la frequenza dei clienti e tentare di trasformarle in “zone calde”. Sono invece zone “caldissime” quelle vicino alla cassa e nelle quali occorre collocare i prodotti complementari per un acquisto d’impulso.

Gli spazi espositivi da dedicare ai prodotti in un locale modesto, sono da sfruttare e amplificare il più possibile, senza scadere nell’effetto “bazar”. Questa decisione può essere fatta attraverso un processo di logica, di dimensioni e peso, fatturato e rotazione. Per definire una categoria di prodotti è necessario iniziare con un tipo di prodotto che risponda alle esigenze di un preciso segmento di mercato, per poi passare a esigenze diverse, schemi logici di posizionamento, pubblicità visiva e generale del prodotto, fino all’organizzazione della zona della farmacia e dei suoi arredi. I prodotti con un indice di rotazione elevato e/o un’elevata domanda di mercato verranno collocati in una posizione più alta o meno visibile, ma avranno comunque un ampio e specifico spazio di esposizione in una zona in cui gli utenti spesso cercano determinati marchi/prodotti.

Ripiani in vetro, illuminati, a sbalzo, ed espositori che si trovano sul percorso del cliente-paziente, diventano armi molto importanti per rendere i prodotti attraenti e accessibili, coinvolgendo il farmacista nel consiglio diretto con il cliente-paziente. Materiali differenti nonché aree definite da colori renderanno l’esposizione delimitata e accessibile in modo chiaro e diretto.

Anche l’arredo garantisce la privacy in Farmacia

Quando entriamo in una farmacia lo spazio aperto e fruibile ci dona la sensazione di un ambiente ricco e immediatamente comunicativo. Sensazione che vorremmo si tramutasse in privacy totale arrivati al banco prescrizioni, quando necessitiamo di un consiglio decisamente personale.

Ormai le consulenze diventano sempre più specifiche e le farmacie non sono più solo luoghi di vendita al dettaglio ma veri e propri spazi di assistenza sanitaria. Perciò, la creazione di ambienti che rispettino la riservatezza delle conversazioni e delle informazioni dei pazienti diventa importantissima. Solo con questa premessa il consumatore può relazionarsi in maniera più libera e serena, mentre il farmacista riesce a instaurare, in breve tempo, un rapporto più confidenziale con il paziente.

Ecco perché nel layout progettuale vengono sempre inseriti spazi dedicati, come cabine o stanze di consultazione private. Queste aree permettono consulenze in un ambiente riservato, lontano dall’area principale di vendita al dettaglio, assicurando conversazioni confidenziali.

La comunicazione all’interno della farmacia poi indirizza i clienti verso le aree dedicate alle consultazioni private, garantendo un flusso ordinato. Questo aspetto è particolarmente importante in spazi grandi e con flussi continui. La segnaletica può anche essere utilizzata per indicare zone di attesa separate con divanetti e/o sedute.

Quando le farmacie hanno spazi ridottissimi, si può optare per l’inserimento di barriere fisiche e acustiche come pannelli divisori, pareti in vetro opaco o materiali fonoassorbenti, che riducono suono e visibilità. In questo modo l’atmosfera di professionalità viene comunque garantita.

Anche banchi con postazioni singole e sfalsate in modo da creare distanziamento tra clienti-pazienti e che agevolano la conversazione privata, permettono di rispettare la privacy più ravvicinata. Una semplice linea di cortesia a terra, permetterà di mantenere la giusta attesa e discrezione.

Infine, garantire la privacy in farmacia non dipende solo dall’arredamento e dal design dello spazio, ma anche dalla formazione e dalla sensibilità del personale. Tutti i farmacisti devono essere istruiti sulle migliori pratiche per mantenere la confidenzialità delle informazioni dei pazienti, al fine di proteggere la loro riservatezza.

Chi entra in farmacia cosa cerca?

Le abitudini del cliente-paziente di oggi, sono cambiate in maniera irreversibile soprattutto da quando le continue informazioni per curare la propria salute e il proprio benessere sono implementate da canali web e social. Ciò porta a una trasformazione delle abitudini quotidiane, dei desideri, dei bisogni e delle modalità di acquisto.

Ma una cosa oggi accomuna il sentire di chi entra in farmacia: trovare un posto in cui sentirsi accolto e ascoltato, trovando prodotti adeguati e sempre nuovi. Non da ultimo il paziente apprezza sempre di più una farmacia che gli fornisca velocemente e in modo professionale tanti servizi, dai più basilari ai più complessi (test di laboratorio; telemedicina; fisioterapia riabilitativa; consulenza alimentare e integrativa; make-up, dermocosmesi, ecc.).

Ecco allora che chi varca la soglia di una farmacia, per sentirsi pienamente coinvolto necessita di un ambiente determinato da un arredo al passo coi tempi, dai materiali ai colori in palette con la comunicazione che si vuol dare; da un ambiente con spazi idonei a grandi e piccini, durante l’attesa del proprio turno; con prodotti illuminati e ordinati in modo da permettere una rapida visione complessiva della merce e dei vari settori; un luogo con cabine o aree dedicate a trattamenti o visite. Il design fisico della farmacia è un aspetto cruciale nell’attrarre e trattenere i clienti.

Il desiderio di avere consigli su misura e servizi che riflettano le loro esigenze specifiche è la finalità oggi in farmacia. Il farmacista diventa un consulente attento e soprattutto oggi, deve avere la formazione adeguata al fine di stabilire un contatto che riesca a fidelizzare il cliente-paziente.

Un percorso obbligato verso il futuro e non più ormai da considerare come pura tendenza, sarà l’arma vincente di chi abbraccerà l’innovazione. La trasformazione della farmacia è un passo essenziale per sopravvivere in un habitat dall’alto tasso competitivo.

Che tipo di farmacia è la tua?

L’attenzione all’ascolto è il primo strumento che Cavigar utilizza per comprendere al meglio il progetto e sviluppare l’allestimento che corrisponde esattamente al design che il farmacista desidera e soprattutto identifica la tipologia di farmacia in base ad alcuni fattori. Ogni farmacia ha il proprio concept e dal primo incontro alla consegna della farmacia chiavi in mano, Cavigar sa costruire una storia di forti relazioni con i clienti ascoltando i farmacisti e supportandoli in ogni fase del progetto.

La piccola Farmacia specializzata

Non è necessaria una grande superficie per comunicare la professionalità o il segmento in cui si propongono prodotti specializzati, proprio perché sono piccole, le farmacie sviluppano competenze maggiormente approfondite in grado di differenziarsi. Resta il fatto che oggi le farmacie ultra specialistiche, spesso più piccole, rappresentano una marcatura importante, dove il cliente-paziente evita l’inutile guerra sui prezzi, affidandosi a specialisti e servizi dedicati.

La farmacia italiana “tipo”

È la farmacia situata per lo più nella piazza del paese o nel centro cittadino, facilmente raggiungibile a piedi e a portata di mano. Il rapporto tra dottore e cliente-paziente è quasi confidenziale, con un offerta ampia e un’area dedicata alle consulenze. Questa tipologia di farmacie contribuisce a evidenziare la propria unicità, soprattutto nella sezione dedicata alla consulenza e al dialogo con i pazienti. Generalmente non c’è l’esigenza di zone di self-service, anche se alcuni espositori potrebbero migliorare la vendita d’impulso. In queste situazioni il Category Management avrà un ruolo fondamentale affinché il pubblico possa trovare qualsiasi prodotto senza alcuna difficoltà. L’allestimento in questa situazione condivide aree di consulenza-aree specializzate-aree personalizzate, garantendo continuità dei flussi di lavoro. Il banco prescrizioni è solitamente realizzato su misura e si inserisce nel progetto come elemento immediatamente visibile dall’ingresso. Lo scopo della comunicazione è rafforzare l’immagine della farmacia e differenziarla dai competitor.

La farmacia per il grande pubblico

Ovvero la farmacia più commerciale rispetto le precedenti, è generalmente di ampia superficie, con prezzi di prodotti generalmente più economici per il paziente-cliente e con grande varietà dell’assortimento. Si tratta di marchi in catena o indipendente, è forse la previsione della farmacia del futuro, quelle di proprietà delle multinazionali del retail salute o della gdo. In questa situazione tutto ruota intorno al category management: l’input di soddisfare il bisogno dovrà essere velocissimo, per cui il cliente-paziente avrà modo di trovare immediatamente qualunque prodotto. Ne consegue: comunicazione chiara nel distinguere le aree della farmacia, percorsi ben definiti, focus sulla convenienza economica delle numerose offerte e promozioni presenti. L’arredo è spesso un supporto d’insieme, una grande scenografia che si ripete in moduli, dove l’altissima rotazione dei prodotti necessita di allestimenti funzionali, pratici e resistenti.

Fiera Cosmofarma: a Bologna il mondo farmacia è in fermento

“Cura. Ispirazione. Evoluzione.”, queste le tre parole chiave di Cosmofarma Exhibition 2024 la fiera di Bologna leader nell’ambito dell’Health Care, del Beauty Care e di tutti i servizi legati al mondo della farmacia.

Un luogo strategico fondamentale tra l’industria e il farmacista, dove nascono nuovi collegamenti di sviluppo professionale, fornisce contenuti innovativi, realizza eventi, workshop e appuntamenti web per tutto il settore.

Giunta alla sua 27esima edizione, quest’anno hanno presenziato oltre 400 aziende, in una piazza fatta di corridoi e stand ben allestiti e dove si è percepita molta attenzione per questo momento di evoluzione: una metamorfosi pronta alle sfide di un mercato sempre più competitivo. Ormai la farmacia è un luogo di servizi, dove gli ingranaggi sono intrecciati sempre più tra il consiglio del dottore specializzato e supportati da un mondo digitale sempre più performante. Proprio il digitale è il fil rouge di un percorso futuro che profila orizzonti solo ieri immaginati.

Il magazzino automatizzato la fa ormai da padrone in un contesto dove il farmacista vuole essere sempre più accanto al cliente-paziente poiché, sempre più, il valore umano fidelizza chi entra in farmacia.

Gli allestimenti si distinguono per forme pulite ed essenziali, l’impiego della naturalità intesa come palette di colori e l’utilizzo del legno, giardini verticali, piante e allestimenti molto eteri che lasciano intravedere le zone di arredo o trattamento. Le strutture sono modulari, preferibilmente con essenze naturali e dal colore chiaro oppure esili telai che rincorrono le altezze. Le texture cannettate sono accostate a colori neutri come il bianco, il tortora o in contrapposizione, i colori sono evidenti e pop (soprattutto nei rivestimenti dei robot automatizzati o dei distributori), leggendo una spaccatura estetica libera da un conformismo stilistico.

Ultimo ma non meno importante il tema del Wayfinding (cioè l’abilità di orientarsi e muoversi in uno spazio in modo intuitivo), sarà il tema della farmacia del futuro che vede l’inclusione accessibile a tutti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o sensoriali. Una strategia che permetterà di coinvolgere nuove tecnologie e strategie di comunicazione per un comfort a 360°.