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Cosa resterà di questo COSMOFARMA 2023

Si è concluso qualche settimana fa l’evento nazionale dedicato al settore health & beautycare e servizi per la farmacia, a cui Pharmacavigar ha presenziato come attento osservatore del mood del momento nel mondo della farmacia e affini. Il claim della fiera era chiaro e immediato: “Interconnessioni sostenibili. Smart&Green”. I temi legati alla sostenibilità, al green e al digitale come leve per affrontare le sfide future, sono i capisaldi di questa edizione che ha presentato un denominatore comune tra gli stand, un sottile fil-rouge che presentava materiali, forme e anche cromie interconnesse.

Ovviamente la manifestazione si snodava in tre diverse giornate ricche di appuntamenti convegnistici formativi e informativi, ma la nostra mission verteva sulle novità riguardanti l’arredo farmacia attraverso tre punti di vista chiave: quello dell’architetto, quello del marketing e quello commerciale.

Le tendenze del momento sono riguardanti l’approccio dei materiali e il desiderio di effetti naturali, oppure finiture ri-costituite da elementi di scarto che diventano materiali nuovi, dalle texture accattivanti. Quindi sì a legno riciclato, pietre che diventano agglomerati, lastre viniliche che riproducono le venature della pietra, vernici che rispettano l’ambiente, vetro riciclato e tessuti organici come cotone, lino e canapa. Inoltre, l’illuminazione ad alta efficienza energetica, come i LED, è di grande tendenza.

Le forme? Parliamo di un approccio che cambia il modo di avvicinarsi all’arredo stesso: spesso negli stand scaffalature, cassettiere ed espositori riflettono un modo di vivere l’ambiente farmacia come uno spazio “da abitare”, dove ormai diventa sempre più sottile il confine tra mobile di design e mobile che troveremmo nell’ambiente domestico. Questo perché ormai un arredo è sempre più minimal ma di grande effetto nell’immagine, curato nei dettagli, nelle finiture materiche e grafiche: reticolati leggeri, vetro su supporti tecnici ma estetici, verde stabilizzato, giardini verticali, cannettato di varie forme, imbottiti come forme antropomorfe che conquistano gli spazi. Risultano poi molto importanti dedicare gli spazi a cabine dedicate ai nuovi servizi che la farmacia deve offrire (autoanalisi, telemedicina, trattamenti specializzati, digitalizzazione della sanità, ecc.) e al consiglio in generale. Non da ultimo l’automazione in farmacia che sta prendendo sempre maggior spazio: il farmacista moderno comprende il suo valore aggiunto nella redditività e noi di Pharmacavigar avremo in futuro interessanti novità a riguardo: restate sintonizzati!

Il design in farmacia: un tratto distintivo e funzionale

Oggi quando si parla di farmacia si volge il pensiero a un luogo lontano dallo stereotipo di ambiente asettico, ma spazio di confronto e aiuto per il cliente-paziente, collocato in un’atmosfera in cui trovarsi a proprio agio. Siamo sempre più in confidenza con arredi portati all’estremo delle loro forme, dove la teconologia ormai è un’abitudine. Perché da finiture, arredi e complementi d’arredo disegnati ad hoc, dipende la nostra comodità, il nostro benessere e la piacevolezza estetica dei nostri interni. Il Design però è anche simpatia e divertimento, per chi lo fa e per chi ne è il destinatario.

Una farmacia Pharmacavigar che propone il proprio layout di arredo della farmacia tiene bene a mente di creare proposte che funzionano con la finalità di creare ambienti e allestimenti stimolanti e che siano un vero e proprio vestito cucito in maniera sartoriale sui desideri del farmacista.

Ma qual è il significato di design? Il termine inglese design, che letteralmente significa “progetto” o “disegno”, si riferisce al processo di progettazione di un oggetto qualsiasi o di un intero allestimento. Per Pharmacavigar il design è l’intenzione di soddisfare uno specifico bisogno. Il concetto di intenzione è fondamentale: il design ragiona per procedure, cioè stabilisce un insieme di operazioni le cui caratteristiche sono determinate da una finalità precisa che deve essere ben chiara a inizio processo. La filosofia del design abbraccia spesso le contrapposizioni: contrasto, enfasi, modello, ripetizione, movimento, spazio ed equilibrio, sono argomenti che spesso travolgono un progetto e spingono a sperimentare nuovi layout, nuovi materiali, nuovi approcci. Dove ogni forma segue una funzione.

A volte è un angolo in farmacia decorato o cromaticamente acceso che esce dal contesto, una parete di luce, un angolo materico o, semplicemente una sedia che rompe gli schemi dell’allestimento: Pharmacavigar si impegna a creare emozioni e ambienti unici. Tutti gli arredi sono frutto della creatività interna dell’ufficio progettazione, modellati poi delle sapienti mani dei nostri falegnami. Ecco perché ogni farmacia seppur sfruttando un’esposizione similare, è poi unica nel suo genere, perché è una stretta collaborazione tra progettista e farmacista

Come arredare una cabina in farmacia

Sono ormai parte del layout progettuale e che si tratti di una ristrutturazione o di una nuova apertura, vengono inserite nello spazio commerciale. Non sono solo spazi dedicati a test generici, ma vere aree di servizi alternativi e complementari al servizio per la persona. Avere una cabina significa differenziarsi e distinguersi allo stesso tempo.

Estetista, nutrizionista, naturopata, ecc.: sono molte le occasioni per ospitare un professionista all’interno della farmacia e dare una consulenza specifica che amplifichi il prestigio e la professionalità dei servizi offerti che diventa un trattamento su misura delle aspettative del cliente-paziente.

Ovviamente prima dell’apertura di una cabina estetica in farmacia è sempre importante, oltre alle valutazioni tecniche ed economiche, definire il ruolo che avrà in farmacia, da integrare con i consigli personalizzati del farmacista e la vendita di prodotti dedicati alla cura del corpo, alla bellezza, alla prevenzione, al benessere della persona, creando dei veri e propri percorsi personalizzati e quindi un servizio per differenziarsi dalle altre farmacie.

L’utente che sceglierà la cabina deve ampliamente superare le proprie aspettative e quindi a lui saranno riservate attenzioni particolari, perché se il cliente vive un’esperienza unica e associa la farmacia anche alla risoluzione di un suo problema ritornerà e avrà una più facile tendenza all’acquisto di prodotti anche in altri reparti.

È importante, tener separato lo spazio destinato alla cabina della farmacia dalla cabina di servizi (cioè l’area destinata alla misurazione della pressione o all’analisi dei principali valori ematici), per garantire la massima privacy ad ogni paziente. Inoltre, deve esserci tranquillità e i rumori devono essere ridotti al minimo per far sì che si possa raggiungere uno stato di equilibrio psico-fisico. Ecco perché bisogna arredare la cabina con un allestimento ad hoc, considerando la disposizione delle attrezzature necessarie, e tenendo conto delle dimensioni della cabina. Duplice è la presentazione: un ambiente sanificato continuamente, ma con un’atmosfera accogliente e non asettica. Anche a livello di luminosità è importante scegliere delle lampade che illumino la cabina ma con un fascio di luce quasi soffuso, per mettere a proprio agio l’utente.

Questi gli elementi chiave ed essenziali per arredare al meglio una cabina in farmacia:

  1. Rispettare innanzitutto tutti i requisiti di legge definiti dal regolamento sanitario del comune di appartenenza. Questo detterà i termini delle dimensioni della cabina, ma non solo: l’illuminazione, i flussi, la presenza di uno spogliatoio con antibagno per il personale, un bagno per il cliente dotato anche di doccia qualora si eseguiranno trattamenti corpo. Per questo non bisognerà trascurare una attenta progettazione degli spazi della funzionalità complessiva degli ambienti.
  2. Stile minimal, dove scegliere uno spazio scarno di elementi, poiché il cardine dell’aspetto primario sarà in primis l’ordine di arredi e attrezzature;
  3. La scelta dei colori: niente effetti sgargianti, ma nuances delicate come il grigio, il bianco, il beige;
  4. Legno protagonista nell’arredo. La motivazione è presto detta: è un materiale che rimanda alla natura e perciò infonde un senso di tranquillità, di armonia con l’ambiente.

 

I vantaggi si possono riassumere nei seguenti punti:

  • incremento del fatturato
  • sviluppo aziendale
  • nuovi servizi da proporre al cliente
  • soddisfazione e coinvolgimento maggiore del cliente

Concentrare il futuro della farmacia al servizio del cliente/paziente

Soddisfare il cliente. Il format per una farmacia vincente nei prossimi mesi sarà in sintesi questa. La direzione che aiuterà a implementare lo scontrino medio e soddisferà le nuove priorità nella fase di fine pandemia, dovrà prendere una nuova strada. Perché chi si adegua ai tempi che cambiano, senza subirne i cambiamenti, saprà cogliere le nuove opportunità.

Ma dove investire tempo e formazione?  Cosa fare? I suggerimenti a riguardo sono per 4 macro-categorie che in farmacia devono rivalutarsi e non da considerare assodate. Vediamole nel dettaglio.

L’importanza dell’esposizione

Ciò che non deve mancare è una formazione alla tecnica dell’esposizione. Di conseguenza sarà necessario destinare un responsabile all’interno della farmacia correttamente istruito. Perché ogni realtà ha una sua storia e di conseguenza sarà utile e necessario studiare il layout degli spazi affinchè ogni scaffale produca utili al di sotto dei quali non deve scendere. Questo processo culturale sull’esposizione sta vedendo la partecipazione nel percorso di aziende leader, perché l’esposizione nei prossimi mesi sarà centrale per la farmacia: lo dice il consumatore.

Il Consiglio del farmacista

Il consiglio poggia oggi su un’aggiornata formazione scientifica sistematica: precedere e individuare la richiesta del paziente/cliente è un focus determinante nella fidelizzazione e al risultato del team. Questo atteggiamento porterà concretamente ad alzare il livello di servizio nella dispensazione della ricetta e puntare su una corretta gestione del commerciale. Il risultato arriverà direttamente al banco prescrizioni poiché sarà direttamente centrato il bersaglio

Servizi sì, ma quali?

Ormai la farmacia è diventata anche questa: un’evoluzione dell’attività professionale nell’ambito delle cure primarie, un’ampliamento dei servizi territoriali. È fondamentale, dunque, saper fare scelte strategiche, per puntare al potenziamento dell’assistenza territoriale e ridurre l’ospedalizzazione delle persone affette da patologie croniche o delle persone anziane, sviluppando sistemi di monitoraggio a distanza. Lo studio del territorio sarà una carta determinante.

Quanto è importante la comunicazione

Un pilastro fondamentale, ma che non va dato per scontato perché in questo senso non si parla solo di comunicazione all’interno delle mura della farmacia, ma di tutti gli strumenti afferenti a trasmettere la filosofia di cura e di assistenza che il farmacista può offrire. Usare App e social Media sono oggi strumenti ormai friendly e di uso comune,la svolta per agganciare il cliente/paziente e farsi sentire presenti senza mai sfociare nell’invadenza, poiché la professionalità può passare anche attraverso questi canali.

Farmacia Melegari – Grontardo (Cr) Nuova apertura!

Farmacia Melegari – Grontardo (Cr)

Nuova apertura!

Pharmacavigar interviene nella progettazione e realizzazione della farmacia Melegari, completamente rinnovata e inserita in una nuova location per soddisfare la crescente richiesta di un bacino d’utenza sempre più ampio.

Indiscutibilmente lo spazio ha favorito la distribuzione fluida di forme sinuose che si rincorrono dalla base (arredo) al soffitto (abbassamenti in cartongesso). Spiccano all’ingresso i banchi e la gondola espositiva che hanno un forte impatto volumetrico e circondano l’utente stesso attirandolo in un percorso volutamente studiato.

Il banco prescrizioni che accoglie tre postazioni, si distingue per la sua ampiezza che raccoglie la possibilità di servire più utenti con continuità formale. I materiali sono delicati e accostati in maniera molto elegante: il rovere naturale si sposa con la laccatura bianca del frontale e il top di lavoro in Corian Dupont in bianco puro. Le differenze di quota del banco per il poggia-borse e il piano di lavoro creano due elementi contraddistinti che confluiscono in un unico arredo. Le pareti perimetrali sono suddivise con espositori a parete dalla struttura esile e vetri trasparenti, mentre nelle due ampie vetrine, degli scaffali con tubolari che vanno da pavimento a soffitto fanno filtrare la luce e sottolineano l’esposizione. Unica eccezione a parete nella zona retro del banco prescrizioni: uno “scudo” retro-illuminato con ripiani in cristallo crea una forte connotazione estetica staccandosi ma integrandosi nella stessa estetica. Illuminazione e soffitti sono la scenografia più eclettica di questo allestimento, con strip led di luce indiretta che enfatizzano la grande metratura del locale.

In questi scatti alcune foto del montaggio e dell’inaugurazione, in attesa della consueta gallery.

Come misurare il gradimento dell’esposizione in farmacia

In farmacia conta molto presentare al consumatore i prodotti e i servizi nelle migliori condizioni, non solo materiali ma con un giusto approccio psicologico. Questo significa organizzare gli spazi al fine di mettere il cliente-paziente nelle condizioni di effettuare la migliore esperienza d’acquisto. Una tesi da supportare a seconda dei metri quadri a disposizione e non solo.

Il controllo dello spazio espositivo può essere fatto seguendo alcuni principi. L’osservazione andrebbe fatta su un lasso di periodo per capire anche la tipologia di clientela. Misurando i metri lineari di esposizione negli scaffali e quelli raggiungibili dal cliente, si ottiene un’idea della propensione al self service; il rapporto tra area di vendita e superficie totale della farmacia indica, invece, quanto la farmacia sia orientata al cliente, mentre quello tra l’area calpestabile e quella totale misura la capacità di circolazione. Riuscendo a misurare dove e quanto tempo si ferma il cliente nelle diverse aree della farmacia, ma anche su quali prodotti si sofferma, possiamo capire quale strategia adottare per distribuire al meglio i prodotti e le varie categorie merceologiche.

Ricordiamo poi altri parametri molto importanti:

  • Passaggio: numero di clienti entrati e di passaggi davanti a una categoria
  • Interesse: quanti si fermano a guardare un prodotto
  • Manipolazione: quanti prendono in mano un prodotto
  • Acquisto: il rapporto tra chi ha preso in mano un prodotto e chi l’ha messo nel carrello
  • Attrazione: il rapporto tra passaggi e acquisti.

Un altro input che ci darà un dato su cui basare il nostro magazzino è il calcolo di redditività: questi considerano infatti i pezzi venduti e moltiplicano il numero per il margine unitario, si ottiene così il guadagno totale. Esso va poi diviso pe lo spazio assegnato al prodotto, in modo da capire qual è il margine per metro lineare.

(Fonte: Farmamese)

Consigli per arredare una farmacia di piccole dimensioni

 Non solo grandi spazi: la farmacia ha variabili di misure dettate dalla situazione che l’architettura permette. Una farmacia ha comunque sempre le stesse necessità: scegliere quali prodotti e darne il maggior risalto possibile. Una sfida che può apparire difficile ma non impossibile.

Una regola da tener conto in primis è che una farmacia dalle metrature contenute ha bisogno di respiro: sì quindi ad espositori leggeri nella forma e nel materiale (vetro, plexiglas, telai forati, ecc.), dall’impatto volumetrico contenuto magari sfruttando l’altezza, agevoli e spostabili con ruote piroettanti che hanno la qualità di aprire o chiudere lo spazio.

In questo modo si possono esporre correttamente i prodotti promozionali/stagionali senza appesantire l’area vendita, ricordando che i flussi ed i percorsi devono essere pratici per operatore e utente finale, cioè bisogna avere il giusto spazio per potersi spostare tra i vari scaffali senza difficoltà o ostacoli.

La massima attenzione andrà indirizzata alle zone d’acquisto, gli espositori e la sistemazione degli scaffali. Fondamentale sarà la posizione del banco prescrizioni come approdo finale degli acquisti dato che lo spazio permetterà di avere contatto diretto con questo che è a tutti gli effetti il volume più evidente. Forme sfuggenti o curvilinee suggeriranno passaggi più fluidi e meno invadenti, volumi a sbalzo e materiali soft touch aiuteranno il paziente-cliente ad entrare con maggior confidenza al consiglio finale del farmacista. In questi casi, spesso, un’appendice di materiale e forma differente funge da piano top per la consulenza dermocosmesi o le prenotazioni CUP.

Inoltre è sempre da prevedere, ove possibile, ritagliare una zona riservata con un separè o un’area discreta, la zona per la prova pressione per fornire un servizio di utilità pubblico completo.

Per finire saranno molto importanti i tinteggi e le finitura materiche che completano la farmacia: prediligere colori chiari per la scatola, connotando alcune parti con colori accesi o inserendo carte da parati con temi che creano profondità, specchi a tutta altezza che donano maggiore prospettiva e pareti illuminate che creano chiaro-scuri in sequenza come quinte scenografiche.

Farmacia Dr.Silvestri – Mantova

In pieno centro storico a Mantova, Pharmacavigar progetta e realizza con un intervento che abbraccia diversi interventi nell’area vendita e negli spazi dedicati ai servizi al cliente, due nuovi banchi e le zone attigue sfruttando in modo funzionale i percorsi e le divisioni interne.

La farmacia che nella zona vendita è sfruttata nei 30 mq aggettanti sulle vetrine di via Roma, si sviluppa in un’area al cliente-paziente idealmente delimitata da due banchi identici e speculari, distanziati da un passaggio utile che dà la percezione di un percorso che continua oltre questa prima stanza.

I banchi sono costituiti da un frontale a tutta altezza a sfioro pavimento, sagomato in lamiera con verniciatura materica effetto Corten, top in Neolith finitura Calacatta Silk Gold, che con la loro volumetria continua, ricordano quasi un monolite naturale. La forma dei banchi si adegua ed enfatizza l’architettura interna e delle scaffalature esistenti delle pareti perimetrali, arredi in noce di pregio risalenti al 1800 circa.

Il percorso centrale creato dai banchi porta nella zona dei servizi dedicati al cliente e dove Pharmacavigar è intervenuto nella realizzazione di spazi chiusi ed aperti: la zona delle colonne cassettiere, lo smistamento, il galenico, l’ufficio e le cabine di servizio. Una continua comunicazione senza interferenze, un percorso fluido e ben chiaro che Pharmacavigar ha saputo enfatizzare.

Nell’intervento di parziale restyling la farmacia non ha mai chiuso al pubblico, in accordo con la Asl e mantenendo il suo ruolo di pubblica utilità nei confronti dei pazienti-clienti.

In attesa della gallery completa, un’anteprima dell’arredo.

Rinnovare la farmacia senza cambiare i mobili? Si può

Esistono situazioni per cui un rinnovo completo di una farmacia non è possibile, per motivi di budget o perché l’arredo è ancora in buono stato e il farmacista sente comunque il desiderio di dare un tocco di novità all’ambiente.

La riqualificazione di spazio, arredi e comunicazione, non sempre deve passare per grandi stravolgimenti, è possibile modificare la Farmacia a piccoli passi, senza dover rifare tutto in una sola volta. Il ragionamento dovrà comunque essere affrontato in toto, perché interno e spazio esterno devono comunque comunicare allo stesso modo che qualcosa è cambiato. In questo modo senza grandi modifiche si può rafforzare la brand identity e farsi notare con occhi nuovi dal cliente-paziente.

Maggiore e attento sarà il nostro studio nel rinnovare con tocchi strategici l’allestimento, più potremo puntare ad un aumento delle vendite: ottimizzando flussi e category, l’esperienza d’acquisto subirà una nuova sferzata, aiutando il cliente ad orientarsi in un arredo piacevole e più flessibile.

Le farmacie fanno parte di quelle attività commerciali, il cui arredamento nasce con la loro apertura e avvio, e difficilmente è sostituito negli anni successivi, se non con una ristrutturazione completa e la conseguente chiusura totale per alcune settimane almeno. Ma con piccoli interventi è possibile dare una nuova immagine senza dover affrontare lunghi e costosi lavori di ristrutturazione. Inoltre, i lavori vengono svolti a farmacia sempre aperta, il che è un grande vantaggio.

Uno dei metodi immediati per apportare un primo rinnovamento è riqualificare i mobili con tecniche grafiche. Esistono pellicole adesive specifiche per l’Interior Design, laminati adesivi in grado di sostituire le impiallacciature degli attuali mobili in modo totalmente invisibile, con finiture eleganti e moderne in grado di dare nuovo look di carattere al vecchio arredamento. Sono pellicole che devono essere applicate da professionisti certificati in modo da evitare indesiderati distacchi del materiale, ma soprattutto per poter essere in grado di fornire, prima della realizzazione, realistiche simulazioni fotografiche con il design del risultato finale.

Inoltre molto utile è, se possibile, realizzare un’anteprima render o alcuni foto-inserimenti, del rinnovo per avere una prima percezione dell’aspetto finale.

Altri aspetti tangibili sono l’attenzione ai corpi luminosi e alla comunicazione. Rinnovare con una nuova illuminazione che tenga conto dei nuovi interventi è un accento evidente nell’insieme. Inoltre applicare una comunicazione aggiornata e adeguata al contesto con un nuovo lettering e una nuova veste grafica, seguendo il moodboard (l’insieme dei colori e delle nuove finiture), completerà in modo armonioso l’immagine finale.

Il restyling dell’immagine della farmacia come strategia

Quando il progetto si approccia ad effettuare il restyling dell’immagine di una farmacia nella sua totalità (dall’arredo al logo), oggi si intende realizzare un ambiente moderno, ad alto impatto visivo con una forte identità per rilanciare l’aspetto della farmacia a 360°. Il nuovo obbiettivo sarà quello di fidelizzare i clienti locali ed attrarre un maggior numero di clienti di passaggio.

Parliamo di visual identity, l’identità visuale, ovvero il modo in cui una farmacia racconta sé stessa attraverso la comunicazione visiva. Fondamentale sia quando si lancia una nuova attività e, soprattutto quando si realizza un restyling dell’esistente, studiare la Visual Identity che possa essere riconoscibile e in grado di comunicare quei valori che caratterizzano la visione della proprietà e il posizionamento strategico sul Mercato. La visual identity si definisce attraverso lo sviluppo del logo, i colori, le scelte di ambientazione, le finiture dell’arredo e tutti quegli elementi che contraddistinguono il Brand.

Un’immagine di Farmacia efficace deve essere intrigante e impattante ma nello stesso tempo deve essere in grado di creare empatia con il consumatore, comunicare emozioni che permettano al cliente di riconoscersi nel brand così come nello spazio vendita. Non solo: è importante creare una struttura espositiva elegante e flessibile che renda facile l’individuazione dei prodotti e al contempo di facile gestione da parte degli addetti.

Considerare nel nuovo lay-out anche più di un ingresso alla farmacia, consentirà di creare una nuova curiosità nei passanti, aumentando così il numero delle entrate di persone. Da qui, tutti gli arredi devono far confluire l’utente attraverso un percorso “inconscio”, al banco prescrizioni o a macro-aree specifiche sempre presidiate da un farmacista. In questo modo sarà immediato soddisfare bisogni e curiosità del cliente-paziente.

Il logo della farmacia è l’imprinting nella memoria del cliente, lo strumento visivo che gli permetterà di ricordare e individuare una proposta dalle altre concorrenti. Sarà quindi importante collocarlo all’altezza giusta outdoor e indoor, oltre che avere ben chiaro in quali prodotti a marchio farmacia, esibirli. Ultimi ma non meno importanti, il brand ricamato su camici, o impresso su brochure o gadget saranno uno strumento a sostegno di una comunicazione secondaria ma molto importante.

Senza dimenticare l’importanza dei social media in questo pacchetto, efficaci anche nell’ambito della farmacia, perché luogo dove interagire con pazienti-clienti e condividere contenuti. Qui, si rende importante elaborare una strategia di comunicazione che si adatti all’identità della farmacia e ai suoi valori, e che includa un piano editoriale di programmazione con contenuti originali e aggiornamenti periodici. Perché con un profilo non curato si rischia di ottenere l’effetto sbagliato, trasmettendo un senso di superficialità, mancanza di continuità, disinteresse. L’obiettivo è quindi quello di essere top of mind, cioè di costituire il primo nome che viene in mente al paziente/cliente quando pensa a un servizio, a un prodotto o a un consiglio professionale in farmacia.