Nasce la “Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio sanitarie”
Roberto Speranza, ministro della Salute, rende noto di aver firmato un decreto per l’istituzione della “Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie”
«Ho appena firmato il decreto che istituisce la consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie. Un luogo di dialogo, ascolto e confronto tra medici, infermieri, farmacisti e professionisti della salute». Roberto Speranza, ministero della Salute, racconta così la firma dell’atto che istituisce la “Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie”. «Un luogo di ascolto e dialogo», precisa il titolare del dicastero. Ancora non sono stati pronunciati i dettagli operativi e le funzioni di suddetto organismo. Tuttavia, l’iniziativa ha ricevuto sin da subito stime ed ottime valutazioni delle varie sigle di categoria.
Tra queste, la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi): «L’istituzione della Consulta permanente delle Professioni sanitarie – evidenzia Andrea Mandelli, presidente della Fofi – è un passo importante per aprire una nuova fase della governance dell’assistenza sanitaria, che si allontani dalla logica economicista e si basi sulla ricognizione effettiva dei bisogni e delle criticità del Servizio sanitario, confrontandosi con i professionisti della salute che ogni giorno cercano di rispondere nel modo migliore alla domanda di cure e assistenza dei cittadini». A seguito del commento della Fofi, continua Federfarma, che pronuncia parere favorevole per l’iniziativa «che conferma la grande attenzione nei confronti dei farmacisti e di tutti gli operatori sanitari. La Consulta – si legge in una nota del sindacato dei titolari di farmacia privata – potrà rappresentare un luogo di incontro e confronto in cui gli operatori potranno condividere le migliori condizioni per la tutela della salute della popolazione e dare vita alla “nuova primavera” del Ssn, come auspicato dal ministro Speranza».
Tra le professioni sanitarie in Italia, il cui numero superano i 30, troviamo il farmacista, medico chirurgo, odontoiatra, veterinario, biologo, fisico, chimico e psicologo, a cui si aggiungono le professioni sanitarie infermieristiche, quella sanitaria ostetrica, le professioni tecnico sanitarie, quelle sanitarie della riabilitazione ed infine della prevenzione, per un totale di oltre 1.200.000 di professionisti attivi nelle strutture pubbliche e private diffuse su tutto il territorio nazionale. Nel marzo del 2018 il ministero della Salute aveva istituito i nuovi albi delle professioni, le quasi fino ad allora non erano regolamentate e non ordinate. Da quel momento in poi sono entrate a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Ad essi si aggiungono quelli già preesistenti dei Tecnici sanitari di radiologia medica e degli Assistenti sanitari.