Gli arredi che aiutano ad esporre (e vendere) meglio in farmacia
Scaffali ordinati e curati sì, ma solo se le strutture su cui poggiano esaltino il prodotto stesso senza dimenticare la stretta connessione con il visual merchandising. I prodotti che occupano più o meno spazio negli scaffali in base alla stagionalità, fidelizzano e invogliano il consumatore all’acquisto. In questo caso il progetto distributivo degli arredi, le finiture, i colori e l’illuminazione, saranno il mix necessario per spingere il consumatore ad immergersi in una shopping experience unica.
È innegabile che i clienti sono attirati da ciò che vedono intorno a loro fin dal momento in cui mettono piede in farmacia. Mentre esplorano gli scaffali e soprattutto mentre aspettano il loro turno davanti al banco, la corretta esposizione merceologica può fare la differenza. Quando Pharmacavigar affronta un nuovo progetto l’approccio primario è sicuramente in collaborazione con il farmacista, rispettando le sue esigenze di esposizione e la funzionalità che deve avere ogni area. La distribuzione degli arredi avverrà secondo una logica dei percorsi e dei servizi che si vogliono valorizzare. Spesso la dermocosmesi è uno spazio a sé con un banco dedicato, lontano dal banco prescrizioni, distinguibile da tutto il resto per colori e materiali scelti. In altre situazioni questa zona è un’appendice del banco principale che si distingue nonostante faccia parte dello stesso. Come pure le scaffalature che accolgono i prodotti: non solo ripiani sul perimetro del locale, ma gli stessi vengono pensati con volumi e posizionamento dedicato per poter emergere in modo più o meno evidente nella soluzione d’arredo finale.
Sarà bene valutare con l’aiuto di planogrammi dedicati, la disposizione delle categorie merceologiche per attuare un layout progettuale che aiuti l’organizzazione della farmacia e ancor di più, la vendita dei prodotti stessi. I planogrammi, sono strumenti che aiutano ad assegnare valore a ogni centimetro quadrato del negozio, ridurre le scorte e facilitare il rifornimento di prodotti. Inoltre pianificare il layout di una farmacia comporta diversi vantaggi, che possiamo riassumere in due categorie: massimizzare le vendite e lo spazio.
Se guardiamo uno scaffale di altezza media di circa 200 cm i prodotti ad altezza occhi ed altezza mani sono quelli a più alta rotazione e vendita. Tra questi, sicuramente la massima espressione di vendita è localizzata all’altezza dei 130 cm perché è il punto di presa ottimale. Al contrario, i prodotti posti al di sotto dei 90 cm hanno vendita minore e attrazione minore, ma potrà essere collocata tutta la merce di uso comune e che non ha necessità di avere maggiore promozione.
Definire la superficie espositiva al pubblico considerando i metri lineari sviluppati aiuterà a definire uno spazio connotato da materiali, colori e luci ben specifici. Individuare la sequenza dei vari reparti considerando i flussi della clientela, ossia il percorso ingresso-banco etico che segue normalmente il cliente quando entra in farmacia, è un elemento importante nel momento progettuale. Non da meno sarà rilevante calcolare lo spazio espositivo da assegnare ad ogni referenza ossia il facing (numero di facciate frontali del prodotto) considerando che esiste una misura minima di visibilità e che il numero di facing varierà a seconda delle rotazioni e della marginalità. Tutto questo per evitare il disordine e gli scaffali vuoti, nota non produttiva per la farmacia. Non da ultimo saranno da considerare gondole espositive e tavoli centro stanza per interrompere la verticalità dell’esposizione e creare delle isole per attirare l’attenzione.
Tutto sarà poi in stretto contatto con l’immagine della scatola architettonica: pavimento, tinteggi, controsoffitti, comunicazione, illuminazione seguiranno il progetto generale. Non da ultime saranno da includere le cabine dei servizi che avranno il loro risalto nei volumi e nel rispetto della privacy necessaria; i vani tecnici destinati al farmacista (galenico, smistamento, magazzino, spogliatoio, l’area dedicata al passafarmaco e al servizio notturno) avranno la loro collocazione strategica nella pianta della farmacia.
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