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L’allestimento di una farmacia eco-sostenibile

È sempre più potente il messaggio che arriva da ogni direzione: ridurre i consumi di energia elettrica e termica…e non solo! Poiché dalla salubrità ambientale è correlato il benessere delle persone, della collettività e del pianeta.

Se pensiamo che in media, circa il 30% dei consumi energetici della farmacia deriva dall’uso di luce artificiale, il 25% dal riscaldamento, il 16% alle apparecchiature, come computer, stampanti, fax, il 9% dalla climatizzazione estiva. Dati che possono essere calare sensibilmente, con effetti positivi sul pianeta e anche sulle bollette. Vediamo quali strategie possono aiutare a raggiungere questi obbiettivi.

Investire sulle luci a Led

La proporzione è sbalorditiva: il consumo elettrico medio annuo di una farmacia si aggira intorno ai 21.600 chilowattora con una potenza di 6,5 chilowatt. Significa che le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera sono pari ad un’auto che percorre oltre 55.000 km all’anno. Per ridurre questo spreco è indispensabile sostituire le ormai obsolete lampadine a incandescenza o alogene, con quelle a led, che con diodo a emissione di luce, consentono di avere un dispositivo di illuminazione a basso consumo energetico.  Le lampade a led garantiscono una lunghissima durata, assicurano un ottimo livello di illuminamento e non contengono sostanze tossiche (come fosfori o gas pericolosi tipo mercurio). Se si acquistano lampade a led dimmerabili è possibile modulare in vari modi il livello di illuminamento in modo da segmentare ulteriormente l’utilizzo. Lo smaltimento deve però essere eseguito nelle isole ecologiche.

Riscaldare e raffrescare con intelligenza

Oggi il consiglio è puntare sull’installazione di caldaie a condensazione o di pompe di calore. Le prime sono generatori in grado di recuperare energia termica a partire dai fumi di scarico, che altrimenti verrebbero dispersi nell’ambiente. Ne deriva così un minore inquinamento poiché si abbassano le emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto, responsabili del surriscaldamento globale e dei danni ambientali; la maggiore efficienza, con un risparmio di circa il 30%. Le seconde sono, invece, macchine che trasformano l’energia elettrica in energia termica, con un alto rendimento.

Inoltre, in molte pompe è possibile invertire il funzionamento, utilizzando cioè il macchinario anche per il raffrescamento senza bisogno del condizionatore. Se in farmacia il riscaldamento è centralizzato, la soluzione può essere utilizzare le valvole termostatiche, piccoli dispositivi da applicare sui radiatori per controllare l’afflusso di acqua calda in base a impostazioni predeterminate, regolando così la temperatura. Così, il risparmio si aggira intorno al 20%. Fondamentale è in tutti i casi la regolare manutenzione: un impianto correttamente mantenuto, con i filtri puliti, senza incrostazioni di calcare e ben regolato, inquina e consuma meno. Non meno importanti sono le temperature impostate: non superiori ai 20 gradi l’inverno e mai sotto i 26 in estate. Ogni grado di scostamento rispetto a questi valori comporta un aumento dei consumi del 5-10%.

Arredi ecologici certificati

Effettuare un restyling della farmacia attraverso gli arredi il consiglio è puntare su arredi che abbiano ricevuto la certificazione Eco-Bio Arredo rilasciata dall’ Anab (Associazione nazionale architettura bioecologica) e l’Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale). Molto più semplicemente i mobili devono essere realizzati con materiali naturali, come legno, bamboo, rattan, lino, cotone, carta, ed essere smontabili per favorire il riciclo.

Non solo: la lavorazione, dovrà includere tecnologie a basso impatto ambientale con assenza di colle, vernici, sostanze tossiche. Se volete essere ligi a questa filosofia, i mobili in legno, per essere davvero eco-friendly, devono, inoltre, possedere il certificato Forestry stewardship council (Fsc), un riconoscimento che garantisce che il prodotto acquistato è stato realizzato con materiale proveniente da piantagioni gestite secondo gli standard di Buona gestione forestale approvati dall’associazione stessa. Non da ultimo, secondo le normative vigenti, negli arredi delle farmacie bisognerà dimostrare la conformità di tutti gli arredi alle certificazioni Uni in materia di sicurezza e tutela ambientale.

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