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Arriva il bonus per professionisti e commercianti

A partire dal 1° luglio si potrà beneficiare di un bonus in forma di credito di imposta sulle transazioni elettroniche.

I pagamenti digitali stanno diventando il metodo principale per ogni tipo di transazione e da giovedì prossimo venturo sarà applicato il credito d’imposta del 30% sulle transazioni tracciabili. Questa misura a quanto pare sarà introdotta con lo scopo di incentivare l’impiego di mezzi di pagamento diversi dal contante, a vantaggio degli esercenti di attività d’impresa, arte e professioni con ricavi/compensi non superiori a 400mila euro, mediante la fruizione di un credito d’imposta sulle commissioni addebitate dagli intermediari per le transazioni elettroniche effettuate dai consumatori.

Nello specifico a commercianti, artigiani e professionisti spetterà un credito d’imposta nella misura del 30% delle commissioni applicate dai prestatori di servizi di pagamento per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali (ovvero, di persone fisiche che agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta) e regolate con carte di credito, debito o prepagate cioè attraverso strumenti di pagamento elettronici tracciabili. L’incentivo fiscale è rivolto ai soli operatori con ricavi o compensi, nell’anno d’imposta precedente con un ammontare non superiore a 400mila euro.

La fruizione di questo bonus avverrà tramite modello F24 dal mese successivo a quello di spesa sostenuta e riportato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e nel modello 730 degli anni seguenti, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

E’ da segnalare che il credito non concorre alla formazione né della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi né del valore della produzione ai fini dell’Irap non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 (deducibilità degli interessi passivi) e 109, comma 5 (deducibilità dei componenti negativi), del Tuir.

Infine, si ricorda che il regolamento Ue prevede, in generale, un massimale di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari; il limite è inferiore per i produttori agricoli (15mila euro) e per chi opera nel settore della pesca e dell’acquacoltura (30mila euro).