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Dermocosmesi: vende quando l’allestimento è curato

Un reparto che presenta sempre grandi potenzialità di sviluppo è quello che abbraccia il benessere cosmetico, settore che naviga sempre in acque serene e spesso diventa la marcia in più per le vendite in farmacia. Nonostante tutto, gli ultimi anni sono stati la dimostrazione che la crescita di questo canale sia strettamente collegata con la crescita del desiderio di salute e di benessere degli italiani. Su queste basi si dovrà pianificare quindi un’area cosmetica dove la consulenza con un professionista sia garantita, un luogo in cui il cliente si sentirà al centro dell’attenzione e dove possa trovare la risoluzione ai suoi problemi.

Quali sono i fattori più importanti per ottenere una zona dermocosmetica funzionale, accattivante e completa? Certamente esistono dei fattori necessari che, se venissero a mancare, sarebbero il campanello d’allarme di una situazione claudicante e a tal fine si dovrà correre ai ripari. Analizzeremo ora i fattori determinanti:

  1. Un’area dedicata: racchiusa in una zona a parete o relegata in un corner specifico con banco annesso, l’importante è che sia facilmente individuabile nei colori e nelle finiture che si dovranno staccare dall’estetica della farmacia stessa. In questo modo daremo importanza a questo settore merceologico e ritaglieremo uno spazio riservato e funzionale. A tal proposito si dovrà ricordare che lo spazio, piccolo o grande che sia, non sarà la determinante nel fatturato. Non esiste una regola specifica per stabilire a priori l’ampiezza del reparto cosmetico all’interno del punto vendita, sicuramente si dovranno fare delle considerazioni su quanto si è disposti ad investire. Se ancora non si è creato un angolo per la cura della bellezza, converrà iniziare per gradi sulla base del fatturato che stimiamo di raggiungere nei primi tre anni, e magari procedere successivamente ad un nuovo rifacimento al termine dei 36 mesi tenendo conto degli obiettivi che ipotizziamo di cogliere nel nuovo triennio.
  2. Category management: un’esposizione studiata nel layout visivo permetterà di vendere di più e meglio. Dividendoli per brand e tipologia si potrà ottimizzare anche il cross selling (vendita di prodotti incrociati, tra loro complementari) ed enfatizzare, dove esista, anche la linea prodotta dalla farmacia.
  3. L’esperto dietro il banco: il cliente-paziente esige risposte chiare e supporto attraverso il contatto di un professionista della dermocosmesi che farà la differenza nell’acquisto di determinati prodotti. Il rapporto diretto con le case produttrici sarà un plus non indifferente, che renderà maggiormente sensibile l’acquirente, fidelizzandolo a determinati marchi e alla farmacia stessa.
  4. Il prodotto del momento: valorizzare un articolo esponendolo anche in prossimità del banco etico è una strategia vincente, poiché sappiamo che in prossimità della cassa nasce l’acquisto d’impulso. Ricordare al cliente la possibilità di lasciare la farmacia con qualcosa che lo possa far stare meglio o migliorarlo, determinerà una permanenza più lunga all’interno del locale.
  5. Curare e coccolare: prove trucco con make-up artist e analisi della pelle con presenza di apparecchiature specifiche, come microcamera a ingrandimento o dermatoscopio, sono momenti che un’area dermocosmetica deve valutare di proporre con cadenza regolare.

Ricordiamo che il consumatore, in farmacia, si aspetta qualcosa di particolare: lo chiamano “valore aggiunto” e il farmacista deve saperlo offrire sempre, anche quando parla di benessere e bellezza.

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