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Telemedicina: cos’è e come funziona

Da dicembre scorso il Ministero della Salute ha inserito anche la telemedicina tra le pratiche autorizzate dal Servizio Sanitario Nazionale. È oggi argomento di grande interesse poiché abilita la farmacia e il farmacista ad utilizzare la leva tecnologica per l’assistenza sanitaria a distanza. In sintesi, significa dare la possibilità ai medici e al personale sanitario di prestare assistenza anche a distanza ai loro pazienti, utilizzando i devices disponibili (computer, tablet, smartphone, ecc).

È una realtà già in atto da molti anni, ma oggi molto più fattibile grazie ad una maggiore connettività ormai onnipresente che ne consente uno sviluppo concreto e strutturale.

Quali sono le sue applicazioni maggiori? In molteplici casistiche:

  • diagnosi di problemi sanitari di lieve entità
  • scambio di informazioni in relazione ai trattamenti domiciliari
  • controlli post-trattamento o nel caso di malattie croniche
  • trasmissione veloce di prescrizioni farmaceutiche
  • contatto tra medico e assistito anche al di fuori degli orari canonici
  • quando il paziente non abbia la possibilità di uscire di casa

E tutto questo oggi non solo per garantire l’assistenza sanitaria alle persone che vivono in comunità rurali o isolate e facilitare l’accesso ai servizi sanitari a persone con mobilità ridotta ma, con l’obbiettivo finale di puntare alla qualità dell’assistenza sanitaria: contattare facilmente medici specialisti, migliorare il coordinamento dell’assistenza tra i componenti di un team sanitario, supportare il paziente nella gestione delle terapie.

La telemedicina si dirama in quattro ambiti specifici:

  1. Visite a distanza. Il medico può effettuare un controllo attraverso videocall e prescrivere approfondimenti o terapie di varia natura.
  2. I medici creano team tra loro e si confrontano sulla diagnosi, sulle prescrizioni e sulla cura di un determinato paziente, condividendo tutte le informazioni disponibili.
  3. Collaborazione da remoto da parte di un’equipe sanitaria ad un altro medico o team, nei casi di emergenza o in cui non sia possibile essere presenti sul posto.
  4. Grazie alle tecnologie classificate IoMT (Internet of Medical Things) ovvero sensori che misurano i parametri vitali del paziente, è possibile registrare i dati e renderli disponibili immediatamente al medico curante.

I vantaggi della telemedicina come supporto alla medicina tradizionale, sono indubbi: le strutture sanitarie e i medici hanno iter più snelli, mentre pazienti e i cittadini in generale fruiscono di un servizio più capillare. Un altro vantaggio non trascurabile è che il ricorso alla telemedicina riduce la percentuale di appuntamenti mancati o rimandati. È inoltre alleggerita la pressione sulle strutture sanitarie: il personale sanitario può occuparsi meglio dei casi più acuti e resta in ogni caso una maggiore disponibilità di posti letto dove esistano effettive emergenze.

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